Economia

CHI GESTISCE EXPO 2015 ?




La società incaricata della realizzazione dell'expo 2015 si chiama "Expo 2015 S.p.A.", con il Sig. Giuseppe Sala come Commissario Unico Delegato del Governo, è stata costituita il 1 Dicembre 2008, in seguito della messa in opera del decreto ministeriale expo del governo Berlusconi IV il 22 Ottobre 2008, con l'obbiettivo di adempiere le obbligazioni relative alle condizioni citate nel dossier di candidatura per quanto riguarda l'organizzazione e la gestione dell'Expo Universale del BIE.
Si tratta di un' azienda italiana di proprietà pubblica. L'azionariato di Expo 2015 S.p.A è cosi composto :
* per il 40% delle quote dal governo della Repubblica d'Italia, e più precisamente il Ministero dell'Economia e delle Finanze,
* per il 20% delle quote dalla regione Lombarda
* per il 20% delle quote dalla municipalità di Milano
* per il 10% delle quote dalla provincia di Milano
* per il 10% delle quote dalla Camera di Commercio dell'Industria, dell'Agricoltura e dell'Artigianato.




RICADUTE ECONOMICHE.




L'organizzazione di grandi eventi, come l'expo universale rappresenta per il paese e la città che accolgono un'opportunità ineguagliabile di reinventarsi, tanto sul piano economico quanto infrastrutturale, e di promuovere un'immagine nuova che permetterà alla città di trarre dei flussi di investimenti considerevoli.
Come si può leggere nel « Sole 24 ore », la Lombardia è stata recentemente retrocessa al 128° posto nella classifica delle regioni europee competitive, una classifica effettuata dalla Commissione europea, così l'expo universale gli permetterà di miglioare notevolmente la sua posizione, un'occasione incredibile che trascinerà l'Italia intera nel campo della competitività.




IMPIEGHI .




L'organizzazione dell'expo universale avrà un impatto considerevole sulla creazione di posti di lavoro. Per rendersi conto di questo, analizziamo le cifre dello studio realizzato dall'Università Bocconi :
70 000 posti di lavoro saranno creati per le aziende direttamente legate alla realizzazione
di infrastrutture del sito, alla rete dei trasporti e alla gestione della manifestazione, senza omettere gli impieghi indiretti (beni e servizi) che si aggiungono a questa incredibile espansione. Non dimentichiamo che questa manifestazione è organizzata e pensata in modo ad avere una ripercussione a lungo termine, perchè è evidente che l'effetto expo non terminerà al 31 Ottobre 2015.




INVESTIMENTI .




Con un budget considerevole di 13 miliardi di euro (3,2 miliardi per le infrastrutture dirette e 10,2 miliardi per le infrastrutture previste sul territorio), e con più di 20 milioni di visitatori previsti, le ricadute economiche per la città di Milano sono anche loro considerevoli. Secondo il sito internet ufficiale, le ricadute economiche immediate sul territorio, sono stimate oggi a 34 miliardi di euro. I settori più avvantaggiati saranno quello alberghiero e la ristorazione con +25%, l'agricoltura con +15,5% l'immobiliare con +15,1% e l'edilizia con +13,5%.
Secondo il piano finanziario ufficiale dell'Expo Milano 2015, gli investimenti ammonteranno a più di 3 miliardi di euro :
* 1,746 miliardi per l'infrastruttura,
* 1,277 miliardi per la gestione e l'organizzazione dell'evento,
* 177 milioni per i costi capitalizzati (immobilizzazione immateriale)
Per essere più precisi, il budget dedicato alla realizzazione di infrastrutture si divide come segue :
* 1,235 miliardi per la preparazione alla costruzione del sito, includendo 49 milioni di euro per gli spazi di expo destinati ai paesi in via di sviluppo,
* 359 milioni di euro, per i collegamenti tra il sito dell'expo e il sistema territoriale circostante,
* 91 milioni di euro, destinati ad aumentare la capacità ricettiva del territorio e dell'evento,
* 61 milioni di euro per le opere tecnologiche e di sicurezza.
Nella ripartizione delle spese necessarie alle infrastrutture, il 48% del finanziamento è sostenuto dal Ministero delle Finanze , il 37% dalle collettività locali ed il 15% dal settore privato.

Aucun commentaire:

Enregistrer un commentaire