Expo

UN EXPO UNIVERSALE : COS'È ?




L'organo che gestisce le esposizioni è il «Bureau International des Expositions (BIE)
situato a Parigi, veglia sul rispetto della convenzione riguardante le esposizioni internazionali e alla buona applicazione delle regole internazionali per l'organizzazione e la partecipazione.
Le esposizioni universali, o esposizioni internazionali registrate, si svolgono ogni 5 anni e per 6 mesi. Durante queste esposizioni i partecipanti sono invitati a costruire il loro padiglione nel rispetto del tema scelto.
Un expo universale fa parte dei « mega-eventi », ed è un luogo di raduno per tutti i paesi del mondo, un raduno che si organizza attorno ad un tema di portata mondiale che si iscrive nell'attualità e riguarda l'insieme dell'umanità.
Lo scopo principale è di sensibilizzare il pubblico sul tema allora scelto, mettendo in
avanti i mezzi di cui l'umanità dispone per sopperire ai suoi bisogni, ma ugualmente
promuovendo i progressi realizzati e l'impatto che avranno sul futuro e per le generazioni successive.




IL TEMA DEL 2015!




I paesi invitati si riuniscono attorno al tema «Feeding the planet, Energy for life».
Un tema che si iscrive nello sviluppo sostenibile e porta alla luce una delle sfide più urgenti della nostra epoca alla quale il pianeta deve fare fronte. La domanda è la seguente: sapere come assicurare e preservare un accesso equo e sicuro alle risorse alimentari per la popolazione mondiale, mentre quest'ultima, non smette di crescere e le nostre risorse ambientali si esauriscono ? L'obiettivo di questa esposizione sarà di fare cadere le barriere contrapponendo produzione di massa e protezione dell'ambiente in modo da farli lavorare insieme in un sistema contemporaneamente competitivo sul piano economico, e sostenibile sui piani socio-ambientali.
Messo da parte l'aspetto economico e ambientale, l'expo si rivela un luogo nel quale i visitatori diventeranno « consumattori », grazie ad una riscoperta alimentare, attraverso un viaggio educativo che permetterà ai visitatori di scoprire le diverse culture e storie dei paesi che fanno la diversità dei prodotti. Si tratterà ugualmente, attraverso questo viaggio, di sensibilizzare il pianeta sulle nuove grandi malattie sociali della nostra epoca , quali l'obesità, le patologie cardiovascolari o ancora insegnare le regole di un'alimentazione corretta per bambini, adolescenti, persone anziane o disabili per favorire un nuovo modo di vita.
L'intervento dell'uomo sulla natura per uno sviluppo sostenibile giocherà un grande ruolo nell'Expo, le riflessioni scientifiche, l'innovazione dei processi di produzione, le nuove tecnologie hanno per scopo, anch’esse, di rinforzare la qualità e la sicurezza alimentare, un'agricoltura sana grazie ai processi innovatori che permettono il rispetto delle risorse e della biodiversità. E’ importante non dimenticare la parte artistica dell'Expo universale , così come i padiglioni sono presenti per entrare in interazione col pubblico grazie ad un' architettura fatta da materiali ecologici, o ancora gli spettacoli ed attività che saranno proposti per divertire i visitatori.





COME PROPORRE LA PROPRIA CANDIDATURA?




La concorrenza è difficile e la strada non è semplice per diventare città ospite di un' Expo universale. Occorre registrare un dossier di candidatura presso il BIE, così il governo Italiano decide di presentare Milano fine Ottobre 2006. Nel dossier deve apparire il tema proposto, la data, la durata, lo statuto legale degli organizzatori e la garanzia del sostegno del governo nel caso in cui l'expo non fosse organizzata dal governo stesso. Questo deposito di candidatura deve essere fatto almeno 9 anni e al massimo 6 anni prima della data proposta per l'inizio dell'expo. Inizia allora la valutazione del progetto ed i controlli sulle candidature eseguite dal BIE presso i paesi e le città candidati. L'obiettivo è di stimare la fattibilità e la viabilità del progetto dell'expo, senza trascurare il clima politico e sociale del paese e della città. Per giudicare questo, oltre ai controlli, la commissione esecutiva del BIE esaminerà il tema dell'expo, la sua definizione e il suo contenuto, la data e la durata, la collocazione, la superficie del sito dell'expo e lo spazio assegnato ad ogni partecipante, il numero di visitatori attesi, le modalità proposte per assicurare l'equilibrio finanziario e le garanzie, il costo di partecipazione e i mezzi finanziari e materiali a disposizione dei partecipanti per ridurre il costo della loro partecipazione, l'atteggiamento delle autorità responsabili e dei partiti interessati, il supporto dei cittadini e infine, ma non meno importante, l'impatto sull'ambiente.
Una volta stabilito il rapporto finale, quest'ultimo è trasmesso agli altri membri del BIE riuniti in assemblea generale, per selezionare i progetti ritenuti validi in vista del voto.
Nel frattempo, i paesi candidati si assicureranno un sostegno al loro progetto conducendo una campagna internazionale, organizzando convegni internazionali e forum per suscitare un interesse. Arriva la fase critica del voto a scrutinio segreto dove ogni stato membro dispone di un solo voto. Per vincere, il progetto deve ottenere 2/3 dei voti, così Milano vince 86 voti contro 65 per Smirne il 31 Marzo 2008.
Il progetto si concretizza e arriva la fase di registrazione del progetto expo, sia per
trasmettere al BIE il piano di messa in opera completo e definitivo delle misure legislative e finanziarie, il piano finanziario, il piano preliminare della promozione e della comunicazione a livello nazionale ed internazionale, il piano di riutilizzo del sito dopo l'expo, e questo al massimo …. anni prima dell'inizio dell'evento .
Successivamente, e sempre in stretta relazione con il BIE, il vincitore può ufficialmente cominciare i preparativi e la messa in opera del progetto. Durante la preparazione, gli organizzatori saranno tenuti a rendere conto due volte all'anno dei progressi tramite dei rapporti agli organi del BIE.





PERCHÈ MILANO ?




Quando si evoca l'Italia, ci pare evidente mettere in avanti la sua cucina tradizionale con il "MADE IN ITALY", una cucina che si trova fra le più apprezzate del mondo; E' quindi naturale che l'Italia e la città di Milano siano ospiti dell'expo universale 2015 dedicato al tema delle qualità e della sicurezza alimentare, senza dimenticare peraltro di precisare che l'Italia è la sede dell'EFSA (European Food Security Authority). Nonostante il know-how culinario italiano, questo non è l'unico punto di forza ad avere concesso la vittoria alla città.
Situata nel cuore della pianura della Lombardia, questa città è considerata come la capitale economica dell'Italia. Infatti, la regione conta una popolazione che si avvicina a 10 milioni di abitanti, produce 10 % del Pil, regista 40% dei nuovi brevetti d'innovazione, vende ogni anni 10
milioni di biglietti per gli spettacoli d'arte, di musica, di cinema, accoglie 650 showroom di moda, tante cifre che ci permettono d'apprezzare i punti forti della città di Milano e il suo territorio, qualità indispensabili per accogliere l'expo. Inoltre, se la scelta si è orientata su Milano, è anche grazie alla sua posizione geografica da un punto di vista europeo. Infatti Milano è perfettamente centralizzata.
Per quanto sopra esposto, diventa ovvio che Milano è una città in perfetta regola per ospitare l'expo 2015.

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